Celebrazioni Annuali – 1 Febbraio – Rituale della Candelora

Prezzo 100,00

Quantità: Kit
Prodotto: Celebrazioni Annuali | Rituale della Candelora
Giorno: 1 Febbraio | Vigilia della Candelora
Fase Lunare: Ininfluente
Orario: Mezzanotte
Durata: Indefinita
Codice Articolo: RTL0620
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Celebrazioni Annuali – 1 Febbraio – Rituale della Candelora
Approfondimenti:

Nella tradizione Afrobrasiliana, un rituale, significa appellarsi alle forze spirituali che reggono l’universo elevando la propria supplica nell’esaudimento di una richiesta. Le nostre ritualistiche comprendono i materiai tradizionali atti alla realizzazione e dettagliate istruzioni sulla pratica. Non vantiamo alcun potere soprannaturale degli elementi, la magia è un atto di fede. I Rituali, nelle tradizioni esoteriche, sono pratiche che contemplano orazioni, ceri particolari, incensi ed elementi in analogia simbolica e mistica con un particolare proposito. Ogni kit rituale contiene i materiali esoterici necessari e dettagliate istruzioni circa lo svolgimento tradizionale per offrirvi la genuinità di una spiritualità unica nel suo genere. Questa sezione è dedicata alle grandi celebrazioni eseguite nel corso dell’anno.

Specifiche:

La Candelora, collocata a mezzo inverno nel tempo astronomico, coincide nel ciclo agreste/vegetativo con la fine dell’inverno e l’inizio della primavera; un famoso detto popolare infatti associa questo giorno ad una previsione atta a stabilire la fine o meno del brutto tempo. Chi infatti non ricorda l’antico proverbio? “Madonna della Candelora, dell’inverno sèmo fòra, ma se piove o tira vento, de l’inverno semo ancora dentro”. È quindi un momento di passaggio, tra l’inverno/buio/”morte” e la primavera/luce/risveglio. Questo passaggio viene celebrato attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione. Candelora è il nome popolare (deriverebbe dal tardo latino “candelorum”, per “candelaram”, benedizione delle candele) attribuito dai cristiani alla festa celebrata il 2 di Febbraio in ricordo della presentazione di Maria al tempio quaranta giorni dopo la nascita di Gesù. Questo in quanto per gli ebrei, dopo il parto di un maschio, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni. Le origini di questa festa sono però precedenti e sono riscontrabili, in diverse forme ma tutte con lo stesso significato, in varie regioni del continente europeo. Ai tempi dell’antica Roma troviamo infatti la celebrazione dei Lupercalia, rituali che si celebravano alle idi di febbraio, per i romani l’ultimo mese dell’anno, che consistevano in pratiche di purificazione-propiziazione prima dell’avvento dell’anno nuovo per propiziarne la fertilità. Un’altro momento particolare della festa era la ‘Februatio’, la purificazione della città, in cui le donne giravano per le strade con ceri e fiaccole accese, simbolo di luce. Proprio da quel termine deriva il nome corrente del mese di Febbraio. Nella tradizione celtica questa ricorrenza viene chiamata invece Imbolc (da imbolg – nel grembo) e risulta particolarmente legata alla Dea Brigit (o Brigid), divinità del fuoco, della tradizione e della guarigione; anche questa festa subì delle trasformazioni con l’avvento dell’era cristiana e l’antica Dea venne sostituita da santa Brigida, a cui vengono attribuite tutte le caratteristiche della divinità, in particolare quella del fuoco sacro. Sempre in merito alle origini italiche della Candelora, nel “Lunario Toscano” dell’anno 1805 si ritrova questo testo: “La mattina si fa la benedizione delle candele, che si distribuiscono ai fedeli, la cui funzione fu istituita dalla Chiesa per togliere un antico costume dei gentili, che in questo giorno in onore della falsa Dea Februa, con fiaccole accese, andavano scorrendo per le citta’, mutando quella superstizione in religione e pietà cristiana”. Per la cronaca, i gentili erano i pagani e la Dea Februa era Iunio Februata (Giunone purificata), che veniva celebrata a Roma alle Calende di Febbraio. Quindi, la purificazione di Maria fu fatta coincidere (per sostituirsi poi del tutto o quasi) con la festa pagana dedicata a Giunone e ai Lupercali. L’usanza di benedire le candele pare invece essere di origine francese e successiva alla processione (è documentata a Roma tra IX e X sec.)

Istruzioni:

I Rituali sono tradotti fedelmente dalla tradizione a cui appartengono e al loro interno comprendono gli ingredienti tradizionali impiegati per realizzarli. Ve li proponiamo come autentiche curiosità magiche, con gli ingredienti originali e le fedeli istruzioni.

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